TRANI - FRANZONI FILATI | Forse posti di lavoro presso la cementeria

2011-02-17 39

TRANI - FRANZONI FILATI | Forse posti di lavoro presso la cementeria La tenda occupata da alcuni operai della ex Filatura di Trani, dopo ben quattro mesi di permanenza, potrebbe lasciare piazza della Repubblica. Può sembrare un paradosso nel momento in cui la vertenza intorno all'ex stabilimento tessile ha raggiunto un punto che sembra di non ritorno, ma all'orizzonte s'intravede una prospettiva che potrebbe restituire il lavoro ad almeno una parte dei 150 lavoratori. Infatti, nei prossimi giorni, l'amministrazione comunale incontrerà i vertici del gruppo Matarrese per pianificare con loro, dopo l'approvazione in consiglio comunale della propedeutica variante urbanistica, i primi passi da compiere verso la realizzazione della cementeria di Trani. E fra questi primi passi vi è proprio il ri spetto di una delle condizioni basilari firmate nell'accordo di programma fra il sindaco, Pinuccio Tarantini, ed il presidente del gruppo, Vincenzo Matarrese: che la manodopera, a parità di specializzazione, sia prevalentemente e preferibilmente tranese. Come è noto, sin dal giorno in cui si firmò il protocollo d'intesa si è parlato di almeno settanta posti di lavoro in favore di cittadini tranesi. Adesso, al primo incontro operativo, una delle prime proposte che gli assessori delegati dal sindaco, Ninni De Toma e Luca Memola, rivolgeranno ai dirigenti del futuro stabilimento sarà quella di impiegare una quota parte di ex operai Franzoni. Non si è ancora parlato di numeri, ovviamente si tratterà di una parte minima rispetto al ben più esteso fabbisogno, «ma intanto - commenta il segretario della Uilta Uil, Luigi Mesaroli - è un primo passo concreto, finora l'unico in direzione del ricono scimento del diritto al lavoro, motivo per cui la nostra tenda è ancora lì. È bene precisare che quella tenda non è solo il simbolo della vertenza Fran zoni, ma lo strumento per rivendicare il lavoro in questa città. Ed al momento, spiace constatarlo, l'unica prospettiva concreta all'orizzonte è quella della cementeria». Ma siamo solo agli albori di un percorso complesso, che dovrà prevedere, come minimo, un ampio periodo di formazione professionale dei possibili addetti tranesi presso aziende e siti del gruppo Matarrese già in esercizio. Sul fronte della vertenza vera e propria, invece, procede inesorabile il conto alla rovescia verso il 31 luglio, ultimo giorno di cassa integrazione straordinaria in deroga. Lo scorso 14 giugno le tre organizzazioni sindacali, tornate unite, avevano avuto un incontro a Bari, in Regione, per chiedere l'ennesima revoca dei licenziamenti da parte della Franzoni filati così da ottenere un'ulteriore proroga di sei mesi. Ma da Brescia, questa volta, non vi sarebbe alcuna intenzione di revocare la messa in mobilità dei 150 dipendenti di Trani e, quindi, le sigle si sono rivolte direttamente al Ministero dello sviluppo economico per chiedere ed ottenere un incontro urgente, tuttora non fissato. Tutto questo conferma che nessun nuovo imprenditore si è fatto avanti, che i presunti sforzi del sottosegretario Stefano Saglia sono stati finora vani e che l'operazione di riconversione dell'ex Filatura, con assorbimento della manodopera da parte di altro soggetto, è ormai definitivamente tramontata. Ma adesso c'è il gruppo Matarrese. In arrivo in un'altra parte della città e certamente non in grado di soddisfare l'enorme domanda di lavoro. Ma quanto basta, per il momento, almeno per "levare le tende". fonte: http://edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it